lunedì 29 ottobre 2018

La vita ricomincia

Al dolore non ci si abitua e quando perdi qualcuno anche se si tratta di un micio beh provi lo stesso un dolore grande.Sarà dura ma andremo avanti.Non so se Black sentiva che Luna mancava ogni sera erano qui tutti insieme il tempo passava e lei si faceva sempre più solitaria e indifferente verso i suoi piccoli,soffiava li mandava via era giunto il momento di decidere se tenere lei  o i piccolini.Non é cosi che avrei voluto ma non avevo alternative lei era la mia  black  ma dopo il parto era tornata la solita gatta selvatica.Quei gattini  potevano essere invece salvati dal randagismo e addomesticati.All'inizio non é stato facile tenerli tutti ,con mio marito contro e pure la suocera che li rincorreva quando giocavano tra le sue ortensie distruggendo tutto.Erano cosi belli sarei stata lì a guardarli per ore
Alla fine mamma Black me li ha regalati e dopo tanto avanti e indietro erano miei e sono rimasti qui.Eravamo prossimi all'età della sterillizzazione e sinceramente mi assaliva l'ansia per quanto poco erano figli si una selvatica e non si lasciavano prendere facilmente.Io li accarezzavo mentre mangiavano li facevo entrare in lavanderia , allora li si che potevo gestirli ma fuori no  scappavano .Abbiamo preso l'appuntamento con il veterinario per l'intervento con le dovute precauzioni e consigli per preparli senza spaventarli troppo.Ricordo che sino quel giorno non riuscivo a dormire tranquillamente ,infatti la mattina del fatidico giorno ero agitatissima però abbiamo saputo come fare e con un pochino di fortuna i mici sono entrati nelle gabbiette.Ecco tutto era pronto ricordo i loro miagolii toccavano il cuore ma si doveva fare e presto tutto sarebbe finito.Verso sera siamo andati a riprenderli erano tutti buoni buoni dentro le loro gabbiette merito dell'anestico,ti guardavano con occhioni spaventati,come per dire porta mi a casa mammina.Eccoci a casa finalmente liberi da quelle gabbie, intontiti e barcollanti ma pronti a mangiare.Era bellissimo riaverli qui il peggio era passato ora non c'erano più ostacoli loro sterelizzati noi più tranquilli.Nel fare l'intervento il veterinario si é sbagliato praticando anche a uno dei due gatti e cioè a Nuvola una lieve  incisione,lo aveva scambiato per una gatta.Adesso dovevamo medicarne tre per i punti e stare attenti all'infezioni.

domenica 18 giugno 2017

anche al dolore ci si abitua

Erano rimasti in quattro e quel posto era cosi vuoto senza Luna quando mangiavano, quando giocavano sul tira graffi  o si rincorrevano per la lotta . Solo adesso sappiamo che erano rimaste due coppie: due maschi e due femmine .Di Luna invece non lo sapremo mai, lei non amava farsi prendere ne tanto meno toccare, in questo assomigliava a mamma Black ma  anche  al gattino bianco e nero che si avvicinava si per mangiare ma che scappava al minimo gesto brusco .A volte ci penso a com'è buffa la storia dei loro nomi soltanto uno ne ho indovinato ed era quello di Nico .Non avendo la possibilità' di prenderli e avendo già ' scelto il loro nome, oggi le gattine si chiamano Pepe e Cico mentre i maschi Nuvola e Nico.Le settimane passavano e tutto  sembrava essere tornato alla normalità' , facevano le stesse cose di prima mangiavano, dormivano , li osservavo e  mi chiedevo se anche i gatti come gli esseri umani quando perdono un loro fratello possano sentire quel vuoto . Io penso di si .Luna l'abbiamo seppellita nel nostro giardino, dietro la nostra casa ci sono tre alberelli da frutta dove spesso i miei quattro gatti ancora oggi si rincorrono e giocano li vicino a  lei forse un caso oppure un modo per fargli  compagnia chi lo sa !!!Mi piace pensare che ci sia un legame  oltre la morte anche per loro.

venerdì 26 maggio 2017

Siamo rimasti in cinque

 Settembre il mese della scomparsa della mia luna e un mese che BLACK portava i piccolini da una parte all'altra .Soltanto ora capisco alla distanza di un anno ciò' che allora   mi era  incomprensibile e che  adesso ha un senso. La mamma gli stava insegnando a cacciare  e altre cose per noi ignote  ma che per i mici e  per la loro crescita servivano per renderli autonomi.Io invece mi prodigavo a fargli trovare la pappa bella che pronta .Andavo di la' alla villa e su quel carretto tutto sporco chiamavo quegli esserini che mi venivano incontro felici di poter mangiare ,li essendo il carretto alla mia altezza mentre mangiavano potevo accarezzarne qualcuno e non nego la felicita'dopo mesi di sacrifici .Non tutti si lasciavano prendere , Pepe è stata la prima a farsi avvicinare e poi accarezzarla ,cosi piccolina ,a volte l'aiutavo anche a scendere dalla lunga scala .La mamma da sopra mi guardava  il suo sguardo non approvava forse che io mi prendessi cura di loro .Forse nel suo istinto di selvatica voleva che anche i piccoli si arrangiassero e non solo per procurarsi il cibo. Al contrario io invece avevo messo nella nostra legnaia una bella cesta con delle coperte e loro gradivano mettersi dentro ,cosi pure sulla panchina con cuscini e coperta .  A fine settembre  alla sera rinfresca e quel tepore lo apprezzavano , infatti  li trovavo  spesso sopra e  qualche volta anche in compagnia della    loro mamma. Anche Luna l'aveva apprezzata quella panchina ed era  stato bellissimo vederli tutti in fila con la loro mamma.Adesso che  erano rimasti in quattro avrei fatto di tutto per vederli crescere , farli diventare grandi  bisognava solo aspettare che si affezionassero a me e meritarmi la loro fiducia.

lunedì 20 febbraio 2017

la triste fine di LUNA

Davvero una gran confusione quella di spostarsi ogni giorno non sapevo mai dove cercarli , a volte mi sembrava sempre più' lontana l'idea che mi ero fatta di adottarli tutti e 6  .Sentivo ogni mio sforzo vano e non avere un micio tutto da coccolare si faceva sentire ogni giorno  di più',io  davo tanto a loro  ma  i risultati  erano veramente pochi. Mi prendeva una rabbia sembrava facesse a posta a portarmeli via sopratutto quando vedeva che venivano di qua ,li chiamava con quel suo MAOOOO e loro correvano li dalla loro mamma , felici ma davanti  sempre al solito  pericolo: la strada.
Proprio in una di queste trasferte del di qua e di la' Luna è stata investita mortalmente da una macchina ,Erano pressapoco le sette e io e mio marito stavamo facendo la nostra solita camminata . Nuvola ,Pepe ,Cico e Nico erano qui a mangiare mentre la piccola Luna che era arrivata molto prima se n'era gia' andata di la'. Non so come ma avevo notato che c'era  qualcuno dall'altra parte della strada e  pensavo fosse Black nell' oscurità' non riuscivo  a distinguere bene , ad un certo punto tutti e tre i mici si sono parati alla fine del giardino ,da li si vedeva benissimo la strada e sembravano attratti da qualcosa ma cosa?????...So che ad un certo punto mio marito si è fermato e ha cominciato ad osservare le macchine che in quel preciso istante avevano scansato qualcosa e andavano piano. Insospettito ha guardato in strada e mi ha detto :c'è qualcosa per terra li'.Abbiamo raccolto il nostro coraggio e siamo andati a vedere ,per terra c'era la mia bellissima Luna la piu' bella dei miei gatti stava li in una pozza di sangue .
Senza pensarci due volte l'ho tolta dal ciglio della strada e per la prima volta l'ho tenuta fra le mie braccia .
Tesoro mio ancora adesso a scriverlo mi si gela il sangue  quello che  ho provato quella sera.Era settembre e tu non avevi che pochi mesi, tre appunto ,non saresti mai cresciuta con i tuoi fratelli ne mai piu' giocato con loro  pero' l'indomani ti abbiamo seppellita nel nostro giardino dove tu ora riposi ai piedi di un alberello e  da li puoi guardare anche i tuoi fratelli che oggi sono diventati piu' grandi .
Non so se anche loro ti hanno vista morire di sicuro erano nervosi le sere dopo , anche la tua mamma era strana anche se continuavano a venire ancora qui a mangiare.Guardavo quelle testoline infilarsi dentro la ciotola ma non vedevo più' la tua che dolore!!!!! Non ero mai riuscita ad accarezzarti se non prima di morire non ho neppure voluto sapere se eri femmina o maschio :per noi sarai sempre la
nostra bellissima Luna.
















domenica 19 febbraio 2017

Piccoli mici crescono

Il tempo passava e Black per un po' di tempo è rimasta qui da noi,tutto andava secondo le mie aspettative e io mi illudevo che sarebbe rimasta  per sempre . La villa da dove era arrivata sembrava ormai un lontano ricordo e ogni giorno ringraziavo Dio per averla salvata dalla strada .Infatti quella sua vecchia dimora oltre essere orrenda perché disabitata e lasciata li in disuso la divideva da casa nostra con la strada ,molto frequentata dalle macchine che passavano a volte anche come frecce.Quando pensavo che tutto  fosse a posto la micia ha preso con se' i piccoli e li ha riportati proprio li. Una mattina ho chiamato  i micetti , di solito si nascondevano nella legnaia dei miei suoceri ,che appena arrivavo con la pappa facevano capolino tra le fessure e si avvicinavano uno dopo l'altro , qualcuno mi si avvicinava timoroso e  affamato  mi soffiava .Erano cosi buffi ,teneri ma tanto diffidenti  proprio come la loro mamma e  spesso mi sono chiesta se non sarebbe stato meglio prendere un gattino domestico. Quella mattina non solo non avevo visto la loro mamma ma non c'era neppure traccia dei piccolini. Ho aspettato tutta la mattinata ma niente da fare neppure l'ombra di loro . Ricordo quel giorno come uno dei più' tristi ,ero convinta che Black sarebbe rimasta invece se ne era andata e aveva portato con se' anche i micetti .Dovevo ammettere la mia sconfitta ,mi sentivo tradita, pensavo di  averla convinta del mio amore , anche senza toccarla, coccolarla o sentire le sue fusa  io l'amavo  ugualmente ,mi ero preoccupata e occupata di lei e dei suoi cuccioli come meglio potevo e lei come mi ripagava ???? inutile dire quanto ho pianto mi ero affezionata a quella creatura dopo mesi di grandi sacrifici e non riuscivo a credere che se ne fosse andata cosi .
Per maggior parte del giorno ho pianto ,ormai aveva scelto la sua libertà  e a malincuore dovevo accettare  la sua natura selvatica e lasciarla andare via . Poi è ricomparsa nel pomeriggio sembrava quasi che fosse venuta a salutarmi  non voleva da mangiare  è rimasta pochi minuti  poi è ritornata di la' .L'ho vista da lontano scavalcare un muretto di una casa qui vicino dove una signora porta da mangiare ai gatti e dove anche il buon Braun era ospite.
Ero cosi triste..... anzi eravamo tristi, pure mio marito si era affezionato a Black ma sopratutto ai suoi cuccioli che ci avevano regalato scene bellissime ogni sera diverse. Erano sempre insieme giocavano e ne combinavano di tutti i colori per cui anche per lui che non aveva mai visto queste cose ora sentiva un vuoto ancora più' grande. Quella sera in mezzo al prato della villa ho visto uno dei mici quello bianco nero che io ho chiamato Nuvola. Si distingueva perché aveva qualcosa di bianco e nell'oscurità si notava.
Ecco ora sapevo che erano di la' tutti insieme e l'importante   che erano con la loro mamma , lei sapeva cosa era meglio per loro e io dovevo accettarlo.Quel giorno è stato cosi  non è mai venuta qui a mangiare e non  era mai successo  fino ad allora.
Soltanto il giorno seguente è ritornata e  le ho dato la pappa . Mi chiedevo cosa avrebbe dato ai suoi piccolini  che erano cresciuti e mangiavano anche crocchette qui e  non solo latte materno; per cui  mi sono armata di pazienza e nonostante non mi piacesse la sporcizia di quel posto ho cominciato a fare avanti indietro per dare da mangiare anche ai cuccioletti .






Eccole qui le foto di quei giorni poveri mici  che  posto brutto!!! ho cercato anche di mettere una finta tovaglietta per non farli mangiare in mezzo allo sporco . Era bello vedere che mi correvano incontro e quando salivano sul carro ne approfittavo anche per accarezzarli ,naturalmente li  prendevo  a tradimento perché la loro mamma le aveva insegnato a essere  diffidenti anche con me che gli davo da mangiare da un bel po'.Non so quando sia successo ma era una bella sensazione poterli accarezzare mentre mangiavano , credo che Pepe sia stata la prima ed è senza offesa anche la più' coccolona gia' da allora .


Pepe è questa micia nera qui sotto .  quando ho dato loro il nome non si facevano ancora prendere in braccio  per cui non potevo conoscere il loro sesso .



  cosi mi sono ritrovata un po' più' tardi con un Cico  e Pepe che erano due  femminucce   un  Nuvola che però era maschio e Nico .L'unico che non saprò  mai era quello di Luna e  che per noi resterà'  Luna  il 5 micetto .














Per diversi giorni questi poveri mici accompagnati dalla loro mamma facevano a giorni alterni la spola tra la nostra casa e la villa diroccata e io di conseguenza la spola per dar loro da mangiare.Non so se Black gradiva che andassi li Di notte li portava a dormire nel vecchio fienile e la mattina scendevano giù' per la scala quando io arrivavo con la pappa.Lei rimaneva li a fissarmi non riuscivo a capire perché non scendesse con loro anzi a volte aspettava quasi che me ne andassi per scendere dovevo pregarla anche perché i mici erano affamati e rischiavo che Black non mangiasse più'.Tre volte andavo avanti indietro sopratutto la sera perché  non volevo che attraversassero la strada era pericoloso ma anche facendo cosi non si risparmiavano di venire di qua e infatti verso le 7 arrivavano uno dopo l'altro lo stesso incuranti del pericolo che potevano correre.
Ogni sera avevo quella preoccupazione ma  poi quando arrivano ero molto felice. Erano ancora qui da noi  , li facevo entrare in lavanderia a mangiare  dove poi giocavano con il tira graffi. Erano piccolini ma sapevano abituarsi benissimo alle cose comode, al contrario della loro mamma gradivano le ceste con le coperte dove facevano la nanna , i giochi , il tira graffi dove lei non ne aveva avuto la possibilità' loro le dimostravano che si divertivano e mentre lei diffidente girava per la stanza loro me  ne combinavano di tutti i colori.Adoravo quella famiglia mamma e figli erano sempre insieme lei era sempre vigile ma di  me sapeva anche fidarsi  ,  mi soffiava se mi avvicinavo troppo , la sua natura selvatica era cosi ma mai mi ha aggredito .

domenica 9 ottobre 2016

il tempo passa

Veder crescere questi piccolini era un grande gioia ,si rincorrevano a gruppi di due o tre, si perchè erano cinque ed erano  sempre insieme .
Giorno per giorno li fotografavo giocavano qui dietro e mi divertivo un sacco  nei loro agguati.
Facevo un  po' le veci della loro mamma mentre si riposava di giorno schiacciando pisolini l'  aiutavo un po' con i piccolini dando loro un po' di latte , era magrissima e con  tante boccucce da sfamare la rendevano stanca.
Per un bel mese ho avuto la fortuna di vedere una  famigliola di gattini felici giocare con loro mamma  e tra fratelli ,a volte dalle bestiole si dovrebbe imparare molto .
Nico Cico Luna Nuvola Pepe crescevano e diventavano ogni giorno più' vispi ,io li chiamavo i vandali e sicuramente hanno fatto impazzire mia suocera perché dove giocavano loro e la maggior parte era tra le  sue piante distruggevano tutto .Black ormai era qui fissa da noi giorno e notte e io mi rallegravo sentivo di avercela fatta e anche se non si faceva toccare ormai faceva parte della nostra famiglia.
Di giorno dormiva beatamente e alla sera aveva il suo bel da fare a far giocare i piccoli portandoli avanti e indietro fino alle prime luci dell'alba.
A volte alle due di notte mi trovavo ad aprire la porta della lavanderia perché aveva fame e gli davo qualcosa da mangiare. Era magra e  non aumentava mai di peso perché  i piccolini si attaccavano a lei  in tutti i momenti affamati .Quando le davo qualcosa di piu' buono lo portava ai suoi cuccioli piu' grandini per dividerlo con loro .