venerdì 5 agosto 2016

soltanto lei

Ogni giorno  per me e' stata  una sfida  . Volevo accarezzarla ,che si strusciasse ai miei piedi  ,di solito  un gattino domestico  lo fa , miagola ,fa le fusa . Con Black  no,  tutto era complicato sopratutto perché era molto diffidente  e non era mai stata avvicinata dall'uomo ,aveva  tanta paura e  lo dimostrava quando si  avvicinava  al cibo  con passo lento  e la coda tra le gambe..La fame aveva il sopravvento e dopo tanta fatica veniva a mangiare, nonostante con un piccolo trucco le spingevo la ciotola sempre più' vicina. Dovevo agire d'astuzia e prenderla per la gola se volevo conquistarla.



Cosi le abbiamo preso del buon cibo, lo dimostrava il fatto che dopo aver mangiato  si stiracchiava e se ne andava via  tutta contenta.
Per tre mesi è andata cosi ,veniva solo alla  sera ,quando era già buio e   raramente anche di giorno. Continuava ad abitare nella villa abbandonata e questo mi faceva arrabbiare  tantissimo perché qui a casa nostra l'avremmo accolta come una principessa .Avevo  una cesta molto comoda, un tira-graffi un trasportino , ma  Black non sapeva cosa farsene di queste comodità'  le erano sconosciute.Era cresciuta selvatica e già' trovare un pasto garantito le era più' che sufficiente.




A volte ero tentata di accarezzarla, appoggiare la mia mano  sul suo  bel pelo nero ,come  il velluto ,ma poi avrei compromesso tutto il mio  lavoro e non volevo ricominciare tutto daccapo.


Con l'arrivo della primavera le giornate si erano allungate e ora  i suoi orari per mangiare erano cambiati ,  potevo vederla arrivare presto e questo mi rendeva felice. Avevo più' tempo a disposizione  e sopratutto non era più tanto ' freddo . I  giorni  passavano e una sera come tante  mentre arrivava  ho notato quella pancetta che la rendeva sgraziata , le andava da una parte all'altra, e  di sicuro le sara' pesata parecchio considerando che era magra  .Black era incinta e sarebbe diventata mamma .Adesso ero ancora più' felice, presto avrebbe avuto i suoi micetti e io li avrei avuti qui tutti quanti insieme ,una sera guardandola negli occhi le avevo chiesto proprio questo :porta qui la tua famiglia lo sai quanto ti voglio bene, mi prenderò' cura di te e dei tuoi piccolini ma vieni a stare qui da noi.
Sembrava capire  mentre le parlavo ma  poi faceva esattamente il contrario di ciò' che le chiedevo. A giugno mentre i miei vicini erano in vacanza l'ho vista arrivare dal loro giardino scavalcava un piccolo ramo di alloro e scendeva dalla nostra parte ,ormai era di casa qui e sopratutto non aveva più' orari,sapeva di poter mangiare a qualunque ora ma sopratutto ci siamo accorti che non aveva più' la pancia....i micetti erano nati????.E dove li aveva nascosti??? Se veniva da li un motivo c'era.
Da una parte ero contenta perché  così almeno non avrebbe attraversato più' la strada per venire da noi, e questo era già' un problema risolto,   dall'altra avrei preferito che li avesse avuti qui ,accarezzarli vederli da vicino non c'è cosa bella se non vedere dei gattini che giocano fra loro e io mi stavo perdendo la parte migliore.
In quel periodo avevo anche altri due gatti che venivano a mangiare ,uno l'ho chiamato Brawn un gattone tigrato ,pensavo fosse il papa' dei piccoli da quanto andavano d'accordo ma sbagliavo.Poi c'era Cico un gattino dagli occhi gialli molto magro che  finalmente miagolava , gli altri gatti non lo facevano  .Il piccolo era figlio di un 'altra gatta simile a Black e tutti loro selvatici in quanto non si facevano toccare.Un giorno è salito sopra il tetto del mio vicino e non riusciva più' a scendere ,piangeva  e sotto la sua mamma girava avanti e indietro per cercare di aiutarlo  a scendere. Per giorni è rimasto li sopra sotto un sole cocente .Sono andata anche dai vicini per avvertirli che facessero qualcosa per farlo scendere . sentirlo ormai senza voce mi faceva star male ma non era casa mia e a loro pareva che la cosa non fosse così importante e io  non volevo sembrare invadente.. Cosi dopo aver portato una lunga tavola abbiamo sperato nel miracolo. La sua mamma e' stata li per tutto il tempo e la scena che si presentava era alquanto  pietosa .Povero Cico quanto l'ho chiamato incitandolo a venire giù' ,chissà' perché  non  ci riusciva ....la siepe era li vicino!
 Dal mio album le loro foto migliori

a








































Black lasciava mangiare tranquillamente il gatto grande ma con  il piccolino era cattiva quando non c'ero io a tenerla a bada lo cacciava dalla nostra casa rincorrendolo e facendogli male. Non voleva altri gatti a mangiare  forse da mamma pensava che presto anche i suoi ne avrebbero avuto bisogno e continuava a segnare il territorio .





Io mi ero anche affezionata a questi mici di passaggio ,anche al piccolo Cico lo aspettavo alla sera dopo che gli altri due avevano mangiato, si metteva sotto la mia auto e miagolava dalla fame.
Ogni sera avevo il mio bel da fare per dare loro la pappa ma lo facevo con piacere ,mi riempivano il cuore, io non ho avuto figli e questi gatti erano parte della nostra famiglia in qualche modo.
Quando lo fai ci metti tutto il tuo impegno , amore come fossero davvero i tuoi  figli per cui quando per due sere non ho piu' visto Cico mi sono allarmata pensando al peggio.Ci sono sensazioni che non si sbagliano e quella del povero Cico era vera , era stato investito da un auto ed era andato a morire chissà' dove.Povero gattino dagli occhi gialli una breve vita la sua!
Dicono che un gatto ha sette vite non quella di Cico, ,anche per una bestiola si puo' piangere specie se ti prendi cura di lei, e io ci sono rimasta malissimo.
A questo dolore si è aggiunta una gioia Black era li ferma sotto il portico e guardava nella direzione che solitamente andava Cico. Ho pensato che magari era ferito e si era nascosto e invece .....sorpresa Black aveva portato i suoi piccoli ,5 meravigliosi gattini che mi guardavano curiosi  ma  anche diffidenti. Sicuramente la micia le aveva gia' insegnato a difendersi  e mentre mi sporgevo al piccolino  mi ha accolto  con un fffffffff. Pensavo vedendoli che non avrei permesso che diventassero selvatici come la mamma ,avrei fatto il possibile per addomesticarli e fargli capire che mi sarei presa cura di loro .Il mio rapporto con la micia diventava ogni giorno piu' facile da quando aveva li i piccoli era sempre per casa ,non mi sembrava vero che si comportasse come una gatta domestica mangiava e dormiva tranquillamente di giorno e alla sera giocava e portava a spasso i suoi 5 vandali come li chiamavo io .A volte tornavo indietro nel tempo e guardando la sua vecchia dimora pensavo che era cambiata tantissimo, ora mi veniva incontro anche quando voleva mangiare ,era gelosa del gatto se gli davo il suo cibo preferito. La viziavo con delle fettine di prosciutto o dei pezzettini di mortadella che a lei piacevano tantissimo, mangiava spesso ma era tanto magra  poveretta quei piccolini dovevano affaticarla parecchio.
Volevo darle una mano e sollevarla un po', per cui ho cominciato ad andare nella legnaia dei miei suoceri con del latte prima e poi del cibo per gattini piccoli.
A me sembrava normale ma se c'era lei li davanti ti soffiava come a dire: non ti avvicinare a loro.
Non so se sbagliavo ma lo facevo per quelle creature dovevano mangiare pure qualcosa ,e quando la vedevo prendere un boccone per portarlo a loro le andavo dietro con la ciotolina in modo che non facesse tanti giri. E' stato il mese più' bello vederli  li giocare, mamma e micetti , un'emozione grande ,facevano  lotte tra loro , si rincorrevano ,a volte erano dei propri vandali, finivano per distruggere  le piante dove si aggrappavano felici tirando giù' tutto. Anche se li sgridavo andandosi poi a nascondere quando me ne andavo ritornavano a scorrazzare come prima .

A ognuno di queste 5 meraviglie ho dato un nome




Pepe

Nuvola



Cico in onore al piccolino morto

Luna

Cico ,Nico Luna i grigi















 tutti quanti meravigliosi davvero.


Ogni notte facevano i monelli , da dare un bel da fare  alla micia che al giorno era esausta e veniva qui fuori a dormire ,schiacciava tanti pisolini alternandoli a piccoli pranzetti.Ero veramente felice da quando ero arrivata  qui  volevo un gattino proprio così .Mi prendevo cura anche dei suoi micetti che svegliavo  alla mattina  con la colazione di crocchette  baby. Naturalmente erano diffidenti ma poi affamati mi venivano incontro  il primo era Cico il più' coraggioso e curioso seguito a ruota da Pepe, Luna, Nico mentre Nuvola era sempre l'ultima e tante volte se arrivava la mamma restava li impappinata a guardare gli altri rimanendo senza pappa. Per fortuna poi si rifaceva con la mamma.