CIAO questo blog
è dedicato a tutti coloro che come me, amano i gatti da una vita.
Ma sopratutto dedicato a loro :i miei gatti.
Posso dire di averne amati tanti.
Fin da piccola li adoro ,e
nella casa di mio nonno
c'erano tanti gattini , lui aveva una casa grande, dei campi e di animali ne teneva parecchi.
Posso dire di essere vissuta con queste meravigliose e misteriose creature.
I gatti possono essere affettuosi, teneri, coccoloni , ma anche ribelli e con un caratterino dispettoso dipende dal tipo di gatto , se è maschio, oppure femmina, dicono che siano loro a scegliere la persona con cui stare .....sara' vero???
Io vi racconto un po' la mia storia .
Lei è la mia micia BLACK
DI LUI HO SOLO QUESTA FOTO
perché poco dopo averlo fatto fatto uscire per i suoi bisogni è scappato e da allora non si è più' fatto vivo. Ho messo fuori la pappa e la cuccetta , e mentre i giorni passavano .... ecco qui che incontro lei .Una sera fredda d'inverno la vedo dalla finestra della mia cucina che si avvicina alla ciotola per mangiare.
Vedo questo esserino che su per giù' avrà' avuto anche lei non più' di 6 , 7 mesi .
Ho battuto piano sulla finestra perché non volevo disturbarla.
I nostri occhi si sono incrociati per la prima volta e il mio cuore si è riempito di gioia , non sapevo ancora da dove veniva e mentre mangiava beatamente quella che non era la sua pappa ,le ho dato un nome: si chiamerà' Black end white .BLACK più' facilmente.
Ecco questa è la mia micia oggi.
Ma torniamo un po' indietro,a quando appunto la guardavo dalla finestra ,
lei era li' ogni sera più' o meno alla stessa ora .
In quel periodo non avevamo le luci fuori ed era abbastanza buio , avevamo messo due piccole renne di natale per fare un po' di luce e mi bastava per vederla ,mangiava e correva via.
La sua dimora era una vecchia villa qui davanti ,un giorno l'ho vista seduta li fuori ed era evidente che si spostava solo per mangiare.
Avevo messo la pappa in un punto sotto la finestra per vederla arrivare , i primi giorni la seguivo solo con lo sguardo e con un lieve ticchettio sul vetro la salutavo : ciao Black! , Nei giorni successivi ho osato aprire un pochino la finestra facendo piano piano. Mi coprivo bene, faceva freddo e io le parlavo attraverso il vetro, l'unico modo per comunicare con lei.
Aspettavo con ansia ogni sua visita notturna, per me era diventata una dolce abitudine , ma durava poco ,il tempo di mangiare e poi se ne andava soddisfatta. A volte alzava anche lo sguardo e pensavo volesse ringraziarmi per ciò' che di buono le offrivo.
Mi muovevo pianissimo ,ogni rumore un po' più' forte la faceva scappare ....e quando succedeva ci stavo male ,aspettando la sera successiva per vederla di nuovo!.
Questa gattina selvatica mi faceva dimenticare le cose tristi e più' la vedevo più' mi ci affezionavo anche solo per una manciata di minuti.
Dalla finestra ha imparato ad ascoltare la mia voce che ormai le era familiare e attraverso l'inferriata le facevo le sue prime foto. .Ogni sera era una sfida ed ora era quella di aprire la porta e vederla più' da vicino. Niente con lei e stato facile .Sera dopo sera sempre più vicina era la sua pappa e quello che sembrava impossibile ,ora era li vicino a me .Seduta sull'uscio di casa imbacuccata con guanti ,sciarpa, berretto e un piumone da eschimese l'aspettavo ogni sera alle sei l'ora in cui usciva per venire da noi. A volte si faceva attendere e io rimanevo li ad aspettare ore mentre diventava sempre più' freddo e più' buio. Mi sono chiesta chi me lo faceva fare, portare a casa un altro gattino piccolo sarebbe stato più' facile e meno impegnativo. Il più' delle volte mi scoraggiavo volevo lasciar perdere , mi arrabbiavo ,minacciandola di non darle più' da mangiare . Mio marito interveniva in suo favore , diceva di portare pazienza ottimista qual'è ,di capire che lei era un gattino selvatico e che mi ci voleva tempo e tanta pazienza, cosa che io non avevo .E allora quando si ripresentava con quegli occhioni che la rendevano ancora più' bella nel suo manto nero e bianco dimenticavo tutto e riprendevo ad aspettarla seduta sull'uscio , convinta che potesse veramente capirmi mentre le parlavo, Il mio vicino vedendomi al buio,sola,e tutta imbacuccata al freddo avrà' pensato che ero un po' matta.Non sapevo chi era ma solo a febbraio ho capito che si trattava di una femmina . Qui giravano anche altri gatti (evidentemente se la contendevano) ,passavano tutti sotto alla finestra attirati dal cibo e nel frattempo finché non la vedevo li spaventavo perché non volevo gli rubassero la pappa.
A volte si fermava per pochi istanti,si riposava , mangiava mentre il corteggiatore l'aspettava.
Il prescelto era un bel gattone tutto grigio.
Da noi alla villa ci separa una strada e le macchine fanno a gara in velocità, Per giorni non vedendola tremavo al pensiero che l'avessero investita ma poi ritornava e veniva ancora da noi .
Per mesi mi sono armata di pazienza , ho provato con un boccone dalla mia mano e una volta ci sono anche riuscita.....che emozione dopo tanta fatica ecco un passo in avanti!
Nessun commento:
Posta un commento